Sabato 28 marzo 2015

Che bello! Che gioia, vedere i bambini lieti di conoscere Gesù in una festa di Chiesa! Li abbiamo contati, erano 20, tra figli e nipotini di credenti e amichetti portati per l’occasione. “Piccoli pescatori di uomini”, li ha giustamente battezzati la cara sorella Wilma che ancora una volta si è prodigata affinché tutto fosse fatto con cura e diletto. “Pescatori” perché hanno portato con se amichetti con credenti che hanno sentito parlare per la prima volta di Gesù come del Dio dei miracoli.

Tutto è iniziato con tre canti dei bambini – tutti quanti, anche quelli che non erano mai stati con noi, hanno cantato e mimato sotto suggerimento di Emanuele, Emily, Wilma, Shirley, Aiza e June. Il fratello Gustavo ha poi fatto una preghiera e ha dato inizio alla narrazione che ha visto protagonisti i bambini. La cara sorella Emily, la nostra “maestra” per vocazione, ha saputo monopolizzare l’attenzione di tutti i bambini seduti per terra, su coperte, alla maniera araba. E’ stata allestita, con cura e fantasia, la storia del miracolo di Gesù alle nozze di Cana. Il tutto sotto gli occhi divertiti di noi “bambini grandi” come ci ha definito giustamente la narratrice Emily. E mentre tutti ridevano a vedere Shirley, June, Wilma e Aiza a vestire i 20 bambini, già tutti “accomodati” alle nozze, con tuniche e veli come ai tempi di Gesù, mentre Nathan sornione interpretava lo sposo e Rebecca la sposa……… ecco che Emanuele faceva il suo ingresso travestito da Gesù con i suoi abiti originali, sistemategli dal suo amico afgano, entrato per la prima volta in una chiesa evangelica…miracolo nei miracoli! E mentre Susanna faceva Maria e tutti i bambini rappresentavano, chi gli ospiti, chi gli apostoli, chi i servitori di vino, è stato compiuto il miracolo: Gesù  trasforma l’acqua in vino rosso. I bambini hanno visto la brocca vuota, hanno visto versare l’acqua e poi uscirne un liquido rosso. Ovviamente vino non era ma un semplice karkadè. Ma il “miracolo” ha stupito tanto i bambini, al punto che uno diceva: “Io non posso bere il vino!”. Ma Emily ha rassicurato tutti spiegando come era avvenuta l’innocente trasformazione fatta da Wilma e ha poi ricordato ai bambini come Gesù sia lo “Sposo” per eccellenza, quello cioè che dal Cielo, con il Suo Amore,verrà a prendere la “Sposa”, cioè la Chiesa, cioè noi tutti, per far una festa meravigliosa che non avrà mai fine. Poi c’è stato il rinfresco, a cui tutti hanno partecipato. Ci siamo deliziati con pizza e dolci fatti da care e preziose mani esperte.

A questo proposito è doveroso fare un elogio particolare alla cara sorella Elena che ad ogni incontro di Chiesa partecipa con generose squisitezze, rivelandosi cuoca e pasticciera eccezionale. La sua piada è gettonatissima. I suoi dolci perfetti, migliori di quelli di un forno industriale. Brava Elena!

Poi, mentre i bambini si riunivano attorno al grande tavolo della stanza della scuola domenicale, per ingegnarsi a decorare un ricordo da portare a casa, noi adulti, in sala, abbiamo ascoltato il giovane congolese Bruno, che, con la sorella Caterina e l’amica Noemi, hanno suonato e cantato, con le loro bellissime voci, due cantici al Signore in Italiano e uno in lingua africana. Finito di realizzare il loro gioco-ricordo, i bambini si sono scatenati nella sala, divertendosi con i palloncini gonfiati dal paziente nonno Bolla, ormai una presenza fissa alle nostre feste di Chiesa. Grazie Nonno Bolla! E grazie per il loro impegno a Emily, Shirley, June, Aiza, Emanuele, Wilma e sopratutto un grazie di cuore a tutti quelli che hanno portato i loro bambini nella chiesa di Via La Marca rendendo possibile questa gioiosa e simpatica festa.

Alla prossima!