Quante volte abbiamo ascoltato: siamo strumenti nel mani di DIO;
Quante volte abbiamo letto e ascoltato: se facciamo del bene a coloro che ci fanno del bene che
premio ne avremo?
Queste due frasi sono la frazione di una sintesi della sorella Ida Gorgolini vedova Canestrari, che quest anno (9 luglio 2022) è stata accolta nelle braccia dell’ Eterno (e del suo amatissimo marito Video , che “aspettava” la sua IDA dal luglio 2009“).

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Ognuno di noi che ha avuto la fortuna di poter incontrare e conoscere sia la sorella Ida che il marito, il fratello Video Canestrari, sì è sempre sentito benedetto dal Signore per aver esperimentato la gioia di trascorrere del tempo insieme a loro.
Certamente tutti noi possiamo affermare di essere stati dei “testimoni”, attraverso la loro conoscenza, di aver conosciuto dei “veri esempi di fede”, che hanno saputo superare le barriere e le divisioni umane che spesso mettiamo, anche in maniera inconsapevole, nel nostro cammino di vita cristiana.

Abbiamo avuto il privilegio di poter vedere con i nostri occhi anche il lato umano della sorella Ida che con mani infaticabili sapeva impastare la farina e ricavarne della sfoglia trasparente come il suo cuore; sapeva ricamare delle vere opere d’arte e siamo rimasti incantati ad ascoltare la sua dolce voce che raccontava con grande sensibilità d’animo la storia della sua infanzia e di una vita tessuta con il filo di seta e sempre piena di amore per la Parola di DIO e per il prossimo.
Ma certamente non possiamo dividere dal nostro cuore e dalla nostra anima Il nome di IDA da quello di Video. Video ha avuto un’amore smisurato per la sua IDA, innamorato da sempre e per sempre della compagna che il Signore gli ha donato.  Paziente e amoroso, mai un dissapore, nella loro casa in Pesaro, mai un’alzata di voce; abbiamo visto poche persone innamorate della propria moglie come è stato Video per Ida, contagiando positivamente tantissime coppie e tutti i loro numerosi parenti e familiari, come esempio vero di amore e dedizione.
Ida e Video Canestrari sono stati un vero esempio di fede, di canto e di lode nella lettura della
Bibbia per la gloria e la testimonianza dell Vangelo.
Ida ha continuato il suo cammino di fede e di testimonianza fin quando il Signore le ha concesso le condizioni fisiche per poterlo fare, ovvero fino a poco tempo fa, la sorella Ida è stata sempre presente ed attiva nella vita della Chiesa di Pesaro: presente al
Culto domenicale, presente alle riunioni di preghiera e di studio biblico, presente persino alle riunioni di coordinamento e confronto sulla vita e sviluppo della Chiesa. Quando usiamo il termine “presente” dobbiamo intenderlo nel senso più ampio del suo significato ovvero non come una presenza passiva, distante, di chi è semplicemente lì per ottemperare ad un suo dovere, ma una presenza attiva, di chi è lì perché desidera esserci, perché ha dentro di sè la gioia e la necessità di condividere del tempo di comunione sincera difronte a DIO ed insieme alle sorelle e fratelli in fede; anche se con poche energie fisiche, anche se con passo claudicante, ma presente con la grande forza, lucidità, sensibilità e intenzionalità che il Signore le donava rappresentando per tutti un esempio di una vita dedicata al
servizio del Signore. Ricordiamo in particolare con un sorriso i bellissimi momenti di preghiera condivisa durante il culto domenicale e nelle riunioni di preghiera e studio biblico quando si faceva largo, nel silenzio intercorrente tra una preghiera e l’altra, la voce flebile della sorella Ida, dalla prima fila, che glorificava e lodava il Signore; tenue, sottile, negli ultimi tempi quasi impercettibile, che ti costringeva a stare con l’orecchio teso per poter capire bene le sue parole che esprimevano la grande sensibilità di un cuore ripieno di amore sincero e profondo per il nostro Signore e per tutta la Chiesa.
La sorella Ida avrebbe avuto di fronte agli uomini tutte le giustificazioni possibili per essere esentata dalla sua presenza ai momenti di vita di Chiesa: di fronte agli uomini, anche se si è relativamente in buona salute, chi è vicino come lei alla soglia dei 100 anni, può sentirsi esclusa da qualsiasi incombenza. Tuttavia, per la sorella Ida, questo discorso non valeva; non sentiva obblighi di fronte agli uomini: voleva solo esserci con tutta se stessa perché ne sentiva la necessità di fronte a Dio e voleva, fino all’ultimo momento, essere parte della comunità, essere parte del corpo di Cristo, così come la Parola di Dio ci insegna per vederla crescere e produrre nuovi frutti.
Sempre più piano, con passo sempre più lento, con voce sempre più flebile, ma sempre con
intenzionalità, e sempre in maniera attiva, con la volontà di servire e condividere parole di edificazione chiare di una lucidità netta, radicale, ben superiore a ciò che si attenderebbe ad una età così veneranda, ma tale proprio perché mossa dallo Spirito che ci dà risorse che con le nostre forze non potremmo mai trovare.
Ecco, questo è ciò che intendiamo quando parliamo della sorella Ida e del suo bellissimo ricordo come un “vero esempio di fede e un inno di lode al Signore” che porteremo sempre nel cuore di tutti noi.
Grazie al Signore per averci permesso di percorrere insieme questo pezzo di cammino terrestre nella certezza di poterla incontrare di nuovo alla presenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.