Durante questo mese il Signore ci ha insegnato come apprezzare maggiormente il dono del Suo speciale AMORE, una CONOSCENZA capace di trascendere ogni altra conoscenza, superare ogni umano limite e rivelarsi a noi con la potenza e la grazia di un Dio misericordioso, che ha pianificato, in Cristo Gesù, un solido e ricco avvenire per noi. Nella Lettera agli Efesini al capitolo 3, l’apostolo Paolo prega per i Suoi lettori (i quali oggi siamo anche noi, lettori della Parola ispirata, che viene dallo Spirito Santo di Dio) affinché il Creatore dei cieli e della terra conceda loro, secondo i tesori della gloria, di irrobustirsi grandemente nell’uomo interiore, ospitando Cristo nei loro CUORI per mezzo della FEDE, poiché radicati e FONDATI NELL’AMORE, riescano ad afferrare l’altezza, la larghezza, la lunghezza e la profondità, così da conoscere l’AMORE DI CRISTO, che supera ogni limite di saggezza e di bellezza, capace di riempirci, come solo la forza infinita di Dio può fare; una tale forza che si dispiega e opera anche in noi, efficace nel realizzare molto di più di quanto noi chiediamo o immaginiamo poiché è la forza di Dio (Efesini 3:14-21). Pochi versetti prima sappiamo che l’apostolo si era già inginocchiato in preghiera per loro (è quanto ci dice questa Lettera alla fine del primo capitolo), avendo UDITO parlare della loro fede e del loro amore, una fede che evidentemente faceva rumore, tale era la sua grandezza così che le persone ne parlano, tale è la differenza che distingue loro dagli altri, una fede che rappresenta nei figli di Dio, la radice che è figura della struttura verdeggiante ed arborea che i credenti simboleggiano e di cui l’amore ne esprime il più bel frutto, il prodotto di un albero che si nutre gettando le sue radici nell’acqua pura della Parola di Dio. Paolo prega che Dio doni loro uno spirito di sapienza e rivelazione per meglio CONOSCERLO; riempia di LUCE gli occhi del nostro cuore e della nostra mente così da capire la speranza della Sua chiamata, la ricchezza della gloria della Sua eredità verso noi che crediamo in Lui, in un Dio che ha mostrato e dimostrato la Sua potenza nella risurrezione di Cristo ponendolo accanto a Lui e dandogli ogni autorità, signoria e potenza: Egli è il Signore di tutto e tutti! Ed è anche il capo della chiesa (la chiesa ha un sovrano che è anche il sovrano di ogni cosa, questo è uno splendido beneficio e immenso privilegio, così che essa possa superare ogni ostacolo perché il suo comandante comanda su tutto, anche sulle forze rivali, che riconoscono la Sua sovranità, così che la chiesa possa continuare la missione di quel Gesù perché Egli è la sua guida). Ma la chiesa è pure il Suo corpo, il corpo vivo di Cristo, colei che è Sua testimone nel mondo, dotata di ogni dono e talento spirituale da Lui. Solo TUTTI INSIEME noi siamo la CHIESA, cioè la pienezza di Cristo, la cui intima unione è il fuoco del nostro vivere e agire, perché se è vero che Lui è il nostro Salvatore (ed è sempre Lui che salva), è altrettanto vero che Lui è per mezzo nostro, per mezzo della Sua chiesa, che Egli vuole compiere l’opera Sua, il Suo disegno di salvezza delle anime. Noi siamo l’espressione di Cristo in questo luogo e in questo tempo: nostro privilegio e nostra responsabilità.