Gesù è il nostro Maestro e modello in tutto. Egli ha sempre fatto la volontà del Padre, in grande ubbidienza, rispettando il mandato per cui è venuto. Ma è stato uomo. E ha sofferto come ogni uomo. E per questo può ben comprendere il nostro dolore. A nessun uomo sano di mente fa piacere soffrire. E anche a Gesù non faceva piacere soffrire, ma Lui ha dovuto subire le sofferenze anche per noi. Lui uomo senza peccato si è caricato dei nostri peccati e delle nostre colpe, portando questa sofferenza con sé, sulla croce, da solo, affinché da questo sacrificio, noi potessimo avere la salvezza nel piano del disegno giusto e perfetto di Dio. Gesù al Getsemani CHIEDE al Padre di allontare quel calice, quella sofferenza che ci ha permesso la salvezza, il prezzo da Lui pagato per l’amore che ha per noi. Sulla croce Lui patisce il peso della condanna del (nostro) peccato e, sapendo che Dio è santo, e non ha nulla a che fare col peccato, teme il momento in cui l’ira di Dio incomberà su di Lui. Ma alla fine va fino in fondo! Grazie a Gesù chi confida in Lui può avere un rapporto diretto con Dio Padre. Come uomo Gesù preferiva non affrontare l’ira di Dio, ma come uomo di Dio Gesù decise di affrontarla, perché questo è quello che il Padre ha chiesto, secondo la Sua volontà, che sancisce la nostra salvezza e la redenzione per le anime che in qualunque parte del mondo accettino di confidare nella Sua meravigliosa e impareggiabile opera. Impariamo dalla sottomissione di Gesù la Sua forza nella preghiera. Egli soffre intensamente e intensamente prega, perché sa che solo così potrà ottenere quello di cui ha bisogno. A maggior ragione questo dovrebbe essere anche il nostro atteggiamento. Gesù chiese un supporto dai suoi discepoli, ma loro, che prima promisero grandi cose, alla prova dei fatti non furono in grado di vegliare e pregare neanche per poco tempo. Gesù è solo nel dolore e confida in Dio. Il Padre infatti manda un angelo dal cielo, per sostenerlo e dargli quel supporto che aveva chiesto, ma non ottenuto dai suoi amici, per il quale si stava preparando a morire in croce. Prega e quindi ottiene la sapienza e la forza per fare quanto è giusto (poiché fare la volontà di Dio conduce sempre a un beneficio maggiore). Noi troppo spesso sbagliamo quando confidiamo nelle nostre sole forze. Quante sofferenze potremmo evitare se decidessimo di confidare nell’aiuto e nel bisogno che Dio può darci? Quante volte deludiamo Gesù, non facendo quanto ci chiede! E noi siamo capaci di vegliare con Lui? Non possiamo fare nulla da soli, ma possiamo tutto in Dio che ci fortifica! Solo in Dio siamo vincitori, solo con la preghiera riceviamo il supporto per adempiere agli scopi eterni che Dio ha in serbo anche per le nostre vite. Poiché Dio ha uno scopo migliore per ogni cosa. E noi siamo in grado di ascoltarlo e di ubbidire alla Sua voce, anche quando ci costa sacrificio?